venerdì 29 luglio 2016

ABOUT "MINT JULEP" di Joele D'Angelo



ABOUT "MINT JULEP"
 Da sciroppo medicamentoso del 900 d.c. a drink ufficiale del Kentucky Derby. 

Il mint julep viaggia attraverso i secoli e i luoghi, per incrociarsi con storie e pesonaggi. Viene preparato da Willard, Jerry Thomas, Marryat e da altri milioni di persone in tutto il mondo, barman e amanti. Viene gustato con una preparazione cerimoniale e consumato in massa. E’ ancora oggetto di dibattito la sua origine e la sua preparazione. E’ un ricordo del vecchio "Sud" americano. E’ un drink speciale.
La storia del mint julep è una storia molto complicata e ancora dibattuta. Ma è, soprattutto, affascinante essendo un punto d’ incontro con altre storie importanti. La parola julep deriva dall’arabo “Julab”, una medicina a base di violette infuse in acqua e zucchero. Il primo riferimento scritto si ha nel libro di Razhes, famoso medico egiziano, “ Al Kitab Mansouri”,  del 900 d.c. Era considerata una medicina  fino al 700. 
La tradizione del julab come medicinale fu introdotta in America nel 1634 con i primi insediamenti francesi in Ohio e Mississipi. Il caldo era fortissimo e favoriva la malaria, cosi si bevevano julab con cognac per rendere la medicina più forte. Nel 1784 John Ferdinand Smyth annota che gli abitanti della Virginia bevono un “julab” a base di rum, acqua e zucchero. Il rum è stato introdotto negli stati uniti poco prima della metà del milleseicento, veniva importato dai caraibi ed era quindi più accessibile del cognac, comprendiamo come mai fu facile, per gli abitanti degli stati del sud, bere  julab a base di rum. Per Dale DeGroff , come scrive nel suo " The Craft of the Cocktail", il primo mint julep era a base di cognac e peach brandy, ma la prima data in cui si ha un riferimento storico per l’ uso ricreativo della medicina è il 1796 nel poema anonimo “The wedding An  Epic Poem”.
Nel 1802, all’ interno di una lettera tra due studenti, William e Mary, sentiamo per la prima volta della menta in un julep. Anche John Davis, tutor inglese nelle piantagioni del sud, nel 1803 definisce il julep "A dram of spirituous liquor that has mint in it, taken by virginians at morning". Per la miscelazione, la bevanda è uno sling con aggiunta di menta, infatti nel 1804 un giornale della Pennsylvania l’ “Adams Centinel” scrisse un articolo parlando di un "Mint Sling".  
Nel 1798, sul giornale “Morning Post and Gazeter” vengono pubblicati i debiti di vari politici per via delle elezioni di quel periodo, tra questi c’era un debitore per un certo “cocktail vulgary called Ginger”. E’ la prima volta che viene menzionata la parola cocktail, e la differenza che emerge con uno sling sta proprio nella spezia, il ginger, che poi diventerà bitter. I bitter erano già presenti sul mercato (gli Stoughton Bitter) ma difficili da reperire, così è probabile che con la menta si tentasse di amaricare il julep, o meglio lo sling. Come viene definito nel 1806 dal “The Balance Columbian Repository” in risposta ad un lettore che chiedeva chiarimenti sulla parola cocktail.  Intanto, bourbon inizia a essere prodotto intorno al 1770 in Kentucky. All’ epoca c’era molto spazio, acqua pura, alberi per il legno e terreni fertili. Il mais cresceva più velocemente di segale e frumento, così fu facile l’espansione di questo distillato.
Il mint julep diventava una bevanda famosa in tutta l’america trasportata in ogni luogo da vari personaggi, come Henry Clay.  Fino alla guerra civile americana, per il mint julep furono anni di gloria. Frederick Tudor dopo anni di impegno e di fallimenti, riuscì a rendere disponibile il commercio del ghiaccio, e il mint julep insime allo Sherry Cobbler divenne l’ambasciatore dei cocktail ghiacciati. Willard , del City Hotel, serviva julep con ghiaccio già nel 1831. Willard, Cato Alexander e Shed Sterling erano tutti famosi per i loro mint julep. Quando il mint julep era ancora un cognac drink,  esistevano già molte varianti del drink. Fraderick Marryat, capitano e letterato, nelle sue pubblicazioni, menziona i festeggiamenti dell’ indipendenza americana del 4 luglio 1837 a New York, che furono bagnati da fiumi di mint juleps. Marryat è anche responsabile della diffusione del mint julep in Inghilterra. Nei suoi scritti riporta la ricetta che riteneva orginale, con brandy e pesche. Ricetta conosciuta come Georgia mint julep, riportata nel libro di Jerry Thomas “ The Bon Vivant Companon or how to mix Drinks”, pubblicato nel 1862. Thomas pubblica anche una lettera di Willard su come fare un perfetto julep, e la ricetta è proprio il Georgia mint julep. 
Il primo giugno del 1845, William Heyward Trapier visitò l’inghilterra e introdusse gli studenti di Oxford al mint julep ( la ricetta era quella del capitan Marryat), da allora si festeggia il Mint Julep Day, lasciando una sedia vuota in onore di Trapier. Nel frattempo dall’ America si diffonde la filossera in Europa, che distrugge gran parte dei vigneti e decreta la graduale scomparsa di cognac e brandy dalle liste dei cocktails. Si afferma In questo modo il mint julep come bourbon drink in tutto il mondo. Dal 1875, in Kentucky, a Churchill Downs, ha luogo la famosa corsa di cavalli “ Kentucky Derby”, e il mint julep è diventao il drink ufficiale. 
Ogni anno vengono venduti piu di 100.000 mint juleps, durante la corsa. Dopo la prima guerra mondiale il drink passò di moda per lasciare posto ad altri cocktail, fino alla moderna Golden Age, dove la passione degli addetti al lavoro e lo studio dei classici ha riportato il drink alla ribalta.



a cura di:
Joele D'Angelo
Bartender presso "Brusco"(NA)


mercoledì 5 febbraio 2014

MARAMA PROJECT

 
La cultura tiki, è stato un fenomeno che ha travolto gli USA a partire dagli anni 30 fino agli anni 70. 
Il padre e precursore di questa cultura è un avventuriero americano di nome Ernest Raymond Beaumont Gantt,meglio conosciuto come 

Don the beachcomber, che pare abbia girato il mondo almenodue volte. In virtù del suo approccio visionario alla vita venne soprannominato 
MARAMA ovvero il “LUNGIMIRANTE”.

 Marama Project è un gruppo di bartenders composto da Maurizio La Spina, Aldo Bruno Russo,Adriano Costigliola and friends, che dopo alcune ricerche e vari master, si sono appassionati alla cultura tiki ed ai cocktails esotici, poichè ritrovano in questa cultura molto di loro stessi, e quindi, spinti da una forte passione, sperimentano, studiano e divulgano quanto resta di questa meravigliosa corrente dipensiero, che ha segnato la storia del bere miscelato e che da pochi anni sta tornando alla ribalta.
I bartenders di  Marama project tramite l'ambientazione del bar e la creazione di drink esotici vogliono far viaggiare la mente del consumatore lontano dalla quotidianità e farlo approdare in uno scenario fatto di spiagge, palme, rum e frutta esotica, attraverso scenografie, costumi, cocktail list ricercate e l'utilizzo di prodotti di alta qualità.
Immaginate di entrare nel vostro solito bar e di trovarvi catapultati in uno scenario esotico dove i bartenders sono vestiti con camice tropicali e collane di fiori, il bar è ricoperto di conchiglie e canne di bamboo, i cocktail sono delle pozioni di rum e frutta esotica servite in frutti scavati o in boccali di ceramica che raffigurano le divinità polinesiane. 
Questo mira a riportare in vita una vecchia tendenza nel mondo moderno del buon bere facendo vivere un'esperienza insolita d'inverno e unica d'estate.
Si sono svolte due tappe del Marama Tour, al Guyot (Vomero) nel mese di dicembre e al Machè (Pozzuoli) nel mese di Gennaio. 
Sono in programmazione altri eventi sul territorio Campano.

Ecco la POTION'S LIST 

  
UNO DEI DRINK DI MARAMA PROJECT




Ecco il  link dove trovate il trailer dell'ultimo evento.  
http://vimeo.com/85921067

SALUTI A TUTTI I BARTENDERS
MAURIZIO LA SPINA

domenica 17 novembre 2013

GOSLING'S BERMUDA BLACK RUM




Gosling's Family Reserve Old Rum rappresenta il Top in quanto a raffinatezza nel mondo dei Rum, viene ottenuto prolungando l'invecchiamento di Gosling's Black Seal, l'altro rum prodotto dalla casa, fino ad almeno 16 anni.
Rappresenta un eccellente liquore da meditazione dal colore brillante di ciliegio. Al naso è ricco di note di confettura, vaniglia, spezie e legno. In bocca il gusto è armonioso con note di frutta cotta, tabacco, miele, cannella e pepe.
La Famiglia Gosling
La storia della famiglia Gosling inizia nel 1806 quando nella primavera di quell'anno James Gosling, al fine di espandere il business familiare in America, partì dall'Inghilterra imbarcandosi su una nave con un carico di vini e liquori. Dopo 99 giorni di bonaccia James Gosling fu obbligato a fermarsi alle Bermuda, dove anziché proseguire il suo viaggio per l'America decise di aprire un negozio di King's Parade.
Nel 1860 i Gosling iniziarono l'importazione dei primi barili di rum dai Caraibi mettendo a punto la ricetta, ancora oggi da loro segretamente custodita, di Bermuda Black Rum. Business familiare da più di 200 anni, Gosling's Brothers è oggi la sola azienda che miscela e imbottiglia rum nell'isola di Bermuda esportando con grande successo il podotto in tutto il mondo.



SALUTI
MAURIZIO LA SPINA

mercoledì 9 ottobre 2013

BRUNO VANZAN IN NAPLES - MASTER CLASS OF FLAIR @ DUEL LAB



Bartender's presenta, in colalborazione con Bar Training, PFB, Flair Studio e Duel Lab una Masterclass di Flair diretta da Bruno Vanzan, campione del mondo Flair.

TEORIA
Presentazione del Master Trainer
Il FLAIR e le sue esperienze
Introduzione delle competizioni (WFA, FBA, etc.)
Preparazione fisica - approfondimento di:
postura, baricentro, stretching
Curiosità e domande dei Partecipanti

PRATICA
Exhibition Flair
2 Bottle - 1 Tins / 1 Bottle - 2 Tins / 3 Bottle
3 Tins 1 Bottle and much more...
Esercitazione personalizzata con ogni
partecipante a prescindere del livello
di esperienza

DURATA
3 Giorni, 8 ore al Giorno, 24h totali
10.00/14.00 - 16.00/20.00.

Il Masterclass si è  tenuto  l' 11, 12 e 13 Novembre 2013 presso il Duel Beat  in via Antiniana 2A (Pozzuoli).

L' evento è stato sponsorizato da:

Bacardi - ODK- Duel Beat
  
Ecco un trailer dell' evento:


Saluti a tutti i flair bartenders 
Maurizio La Spina


lunedì 5 agosto 2013

domenica 28 luglio 2013

COCKTAIL'S TUBE #1 -DAIQUIRI

ECCO A VOI LA VIDEO RICETTA

DAIQUIRI



SALUTI A TUTTI I BARTENDER'S 
MAURIZIO LA SPINA

martedì 23 luglio 2013

QUANDO IL BAR INCONTRA IL FASHION

La cultura del Bar è infinita ed in continua evoluzione proprio come quella della moda, capita a volte che entrambe le strade si incrocino per creare insieme qualcosa di speciale, proprio come ha fatto il brand di gioielli Piaget, ispirandosi alla Pop-Art e prendendo spunto dai cocktail più famosi e colorati, ha realizzato una linea di anelli "Cocktail Rings".

Blue Lagoon
 Blue Star
 Lemon Fizz
 Mai Tai
 Blue Ocean
 Blueberry Daiquiri
 Cosmpolitan
 Mojito
 Whisky on the Rocks
 White Tonic
 Blue Hawaiian
 Capirinha
 Sex on the Beach
 Raspberry Daiquiri
 Trio Kiss
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...